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Lo studio legale penale offre alla clientela la funzione di mediazione familiare, ai fini della difesa dei coniugi nell adozione delle decisioni, e per informarli in merito ai doveri e gli effetti della procedura di divorzio, per evitare che debbano affrontare lunghi e costosi iter giudiziali.
Che cos è la conciliazione familiare? E una procedura che permette ai consorti di decidere pacificamente in merito agli argomenti da affrontare in sede di separazione, sia per quanto concerne la sfera relazionale, sia quella prettamente finanziaria.
Proprio i coniugi sono i protagonisti di tale procedura, in quanto, col supporto di un soggetto imparziale, possono discutere pacificamente per potersi accordare sui provvedimenti da adottare per tutelare la famiglia, e soprattutto per proteggere i propri figli.
È noto che le decisioni adottate grazie a questa procedura sono più vantaggiose per il bene della famiglia, e vi è inoltre la garanzia totale che le stesse possano essere sempre valide.
Abbiamo già accennato che gli argomenti che dsono discussi in sede di pacificazione familiare riguardano la sfera relazionale e quella finanziaria.
Nella sfera relazionale rientrano le seguenti questioni: custodia dei figli, bisogni dei coniugi, presenza dei genitori, pianificazione delle visite ai figli del genitore che non ha ottenuto la custodia, previsioni sull educazione dei figli, avviso dei figli circa la procedura di separazione.
La sfera finanziaria comprende: negoziazione in merito al sussidio di sostentamento, attribuzione del domicilio dei consorti, oneri di tipo finanziario nei confronti dei figli, suddivisione dei beni comuni.
Chi sono i beneficiari di tale procedura? La conciliazione familiare riguarda i coniugi o conviventi, che hanno o no figli, e può avvenire prima durante o dopo la procedura di separazione o divorzio. Lo stesso iter è adottabile per le dispute tra figli e genitori, tra fratelli o anche tra parenti, in casi di dispute in tema di eredità o patrimonio. In primo luogo, la procedura di conciliazione risulta necessaria per i seguenti casi:
- coppie in fase di crisi, che decidono di comune accordo di intraprender l iter di separazione, o nel caso in cui un solo consorte ha intenzione di separarsi;- coppie separate di fatto, dispute in materia di custodia dei figli o dispute in ambito finanziario, coppie che si sono separate in base alle leggi previste, e hanno problemi a rispettare gli oneri derivanti dalla separazione stessa;
Finalità. La procedura di conciliazione familiare è necessaria per: la conoscenza e comprensione del passato, l azione presente, e la pianificazione di un futuro tranquillo.
Chi decide di ricorrere a tale iter, è spesso sopraffatto da specifiche sensazioni emotive: percezione del fallimento, che spesso si mostra con gesti lesivi; sensi di colpa, di inerzia, disinteresse, stress e timore di essere giudicati, mortificazione, scompiglio e disordine, spossatezza e scontentezza. Pertanto la procedura di conciliazione ha i seguenti obiettivi: evitare di ricorrere alla separazione in via giudiziale, garantire validi e definitivi per conseguire i patti prestabiliti.
Organizzare i compiti dei genitori, e garantire ai figli la solidità del rapporto con essi, la garanzia di una relazione duratura con i parenti, implementare un modello di genitorialità che prescinda dal rapporto tra i consorti. La suddetta procedura vuole dar vita a un inedito modello di relazione dei consorti in fase di crisi che possono servirsi della stessa per affrontare in maniera tranquilla la fase di separazione.
Grazie all iter di conciliazione familiare si possono avere vantaggi in ambito personale, sociale e relazionale. Per quanto riguarda la persona: ridefinizione della propria personalità nonché un maggiore rispetto di sé e del consorte.
Per quanto riguarda l ambito della relazione: riconoscimento dei reali bisogni individuali, del consorte e dei figli, impostazione degli oneri derivanti dalla separazione da parte dei coniugi, senza ricorrere all azione giudiziaria.
Per quanto concerne la vita sociale: patti condivisi e durevoli nel tempo, completa riservatezza, risparmio di tempo e denaro rispetto all azione giudiziale. L appello, in quanto premessa per il procedimento, concerne sempre una causa che di rado compromette il dovere di azione o di non revocare la sua continuazione.
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La legge prescrive dettagliatamente quali sono i crimini suscettibili di ricorso. Alcuni di essi sono sanzionabili a ricorso a causa delle loro caratteristiche, pertanto la magistratura non interviene in cause comportanti un peso sociale limitato, o in cause attinenti a crimini pesanti per l individuo che, contemporaneamente, quando sono proclamate, possono costituire un ulteriore lesione che si aggiunge a quella già avuta dalla parte lesa.
Accade sempre che la titolarità e l attuazione del diritto di appello siano attribuibili allo stesso individuo (parte lesa dal crimine). Ciò non accade per le cause in cui le parti lese sono: a) i minori di 14 anni e gli individui affetti da malattie mentali, per cui il diritto di appello è esercitato dal genitore o dall assistente o da un garante specifico in caso di assenza del soggetto che li rappresenta, cioè chi agisce in conflitto di interessi con la persona stessa. b) i soggetti giuridici che hanno agito, per i quali esercitano il suddetto diritto i soggetti che li rappresentano.