Avvocato Milano - estorsione usura associazione a delinquere
Avvocato Milano - estorsione usura associazione a delinquere avvocato penalista studio legale penale espulsione all estero rivelazione di segreti ufficio frode agli investitori Vigevano reato di genere contraffazione rivelazione di segreti delle società studio legale penale omicidio volontario falsificazione di documenti reato di delazione aggiotaggio
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L estorsione è un reato. Questo tipo di reato si commette quando si costringe una persona, utilizzando modi minacciosi e eccessivi, a fare qualche cosa, o a non farla, con l unico obiettivo di trarre per se stessi o per altri vantaggi, “un beneficio” che non era conveniente. Al di là di questo ricavo illegale per colui che estorce, di sicuro ci dovrebbe essere un preconcetto per chi subisce il danno.
La caratteristica di questo tipo di illecito consiste nel collocare la persona di cui ci si approfitta o spaventata in una condizione di soggezione e sottomissione da non dargli la possibilità di effettuare valutazioni “più adatte” in relazione a quanto “chiesto” con l aggressività. L estorsione non avviene con un tipo di contrasto sul soggetto danneggiato, o solo chiedendogli attività dispendiose o ingiustificate.
È fondamentale un comportamento arrogante, messo in atto con una certa aggressività da porre il soggetto che subisce in una situazione di dover accettare forzatamente le richieste dell estorsione( per evitare conseguenze peggiori di cui è già stato avvertito).
La capacità di autodecisione del soggetto che subisce non è del tutto annullata, ma è diminuita di molto. Il soggetto che subisce deve decidere o di dare al estortore il guadagno illecito o di subire il danno di cui è già stato avvertito.
Il reato di corruzione presuppone che il soggetto abbia fatto un patto con un pubblico ufficiale, nel dargli o assicurargli soldi o altri vantaggi, affinché il quest ultimo soggetto svolga un attività relativa alla sua professione, o un attività opposta ai doveri d ufficio.
-reato di danno Savona reato di lesioni aggravate Parma reato di apologia Genova-El Salvador Ferrara Trento Monza spaccio Bulgaria spaccio reato di delazione-reato di genere reato di latitanza reato di istigazione reato minaccia di morte Cremona-Udine Perú reati di corruzione reato di depistaggio La Spezia falsificazione di documenti-studio legale penale Repubblica Ceca Gallarate reato di lesioni-esportazione illegale capitali estero studio legale penale errore giudiziario avvocato penale- Cuneo reato di contraffazione di documenti Reggio nell Emilia Alessandria Milano- Venezuela studio legale penale arrestati Brescia Asti spaccio UK Treviso Italia-omissione di atti d ufficio reato di opinione Polonia Bolzano reato omicidio stradale-Spagna Francia stupefacenti reato di calunnia avvocato penalista Belgio italiani
La corruzione è un reato. Lo esegue il pubblico Ufficiale che, per realizzare un attività adatta al suo compito (oppure per averla già realizzata) o per realizzarne una non adatta al proprio, si procura soldi o diversi vantaggi che non dovrebbe avere. Il reato di corruzione si compie anche quando un Pubblico Ufficiale si assicura la garanzia di un “compenso” che non gli spetta per svolgere le attività illecite.
È anche accusato di corruzione il Pubblico Ufficiale che ha avuto vantaggi per avare trascurato o per trascurare un attività corrispondente alle sue responsabilità o per averla pure solo rimandata.
L illecito utilizzo di carte di credito o di debito in internet è considerato nella “concezione collettiva” il modello esemplare di frode in ambito informatico.
Ma questo non è condannato in base all art. 640 ter che si intitola “Truffa informatica” e i motivi sono quelli che seguono. Nell illegittimo utilizzo delle carte di credito, infatti, non coincide la modifica di un sistema informatico o l attività sui dati, conoscenze o applicazioni presenti in esso, condotte valide all attuazione della frode informatica.
L articolo a cui si fa riferimento per condannare l illecito utilizzo carte di credito in internet è invece l articolo 12 della legge 197 del 1991 che dice questo: carte di credito, di versamenti di una somma di denaro in cambio di qualcos altro o di documenti che consentono il prelievo di denaro. Chiunque, con l obiettivo di assicurarsi profitti per se stesso o per altre persone, illegalmente utilizza, nonostante non sia il titolare, carte di credito o di pagamento, o qualunque tipo di documenti analoghi con i quali si può prelevare denaro o acquistare cose o offrire prestazioni, è punito con l arresto che va da uno a cinque anni e con una pena pecuniaria che va 309 a 1549 euro. La stessa pena è prevista per chi, con il fine di assicurarsi profitti per se stesso o per altre persone, manipola o cambia carte di credito o pagamento o qualsiasi tipo di documenti analoghi che consentano il ritiro di denaro o acquisire cose o offrire prestazioni, o possiede, mette in vendita o compra questo tipo di carte o documenti provenienza illecita oppure comunque manipolati o cambiati, oppure effettua dei pagamenti con queste carte.