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Lo studio svolge le proprie funzioni consultive e di sostegno legale, in via giudiziaria e non, in tutta la provincia di Napoli, per garantire l indennizzo delle lesioni rivolte a beni o persone (infrazioni) dopo eventi come: infortuni in ambito scolastico, al lavoro, ostacoli stradali, traffico, perdite d acqua, scivoloni da bus - traghetti - treni – tram, beni in custodia, rovina delle vacanze. studio assistenza legale si occupa del sostegno e dei pareri in materia di indennizzo delle lesioni conseguenti a episodi di responsabilità medica.

Per garantire ai clienti un equo indennizzo, lo studio si occupa di varie attività in via stragiudiziale utili ad accertare lo sbaglio medico. Lo Studio provvede, in primo luogo, a procurarsi un attendibile pratica medico-legale di parte, utile e necessaria all accertamento della concreta responsabilità medica nonché il rapporto di causalità esistente tra il gesto medico e le lesioni del paziente.

La pratica medico-legale dell assistito ha enorme rilevanza perché è in grado di stabilire se le lesioni avute dall utente dipendono direttamente dall operato dello specialista, che ha commesso errori, lievi o gravi, dovuti a disattenzione, inettitudine o imprevidenza.

Dopo l esame della perizia medico-legale, lo studio si occuperà di indirizzare al medico che ha commesso l errore lettere legali, per potergli richiedere, prima ancora dell inizio del processo, la concessione dell indennizzo al paziente che ha subito la lesione.

Se questa tappa cautelativa non ottiene alcun esito positivo lo studio legale allora si occuperà della denuncia alla magistratura del responsabile dell errore medico. Che cosa occorre fare quando si verifica un caso di errore medico?

Se un soggetto ritiene di aver subito una lesione conseguente a un errore del medico, la prima cosa da fare è rivolgersi al medico per ottenere tutte le informazioni relative al caso, o in ogni caso rivolgersi agli enti gestori dell ente sanitario o la clinica dove il cliente è stato ricoverato. Se le suddette informazioni vi sembrano incomplete o scorrette, procedete con la richiesta agli stessi enti della cartella clinica o chirurgica (se avete subito un intervento), nonché la copia della sottoscrizione eseguita dal utente per consenso informato .

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Questi atti sono di enorme rilevanza proprio perché costituiscono la prova che il paziente ha accettato il rischio insito nella cura/intervento e ha accettato il trattamento medico e i potenziali pericoli insiti in esso.

Spesso l utente non è cosciente delle modalità con cui il medico realizzerà l operazione o il trattamento (si pensi a un intervento rischioso, o a trattamenti medici con farmaci in via di sperimentazione o che possono avere pesanti effetti collaterali). studio assistenza legale lavora per dare garanzia dell ottenimento dell indennizzo alla clientela.

Dopo che l assistito ha affidato tale incarico allo studio, uno degli avvocati che vi operano procede in primo luogo al tentativo di risoluzione extragiudiziaria del caso, contattando il responsabile. Se questa prima tappa non avrà risultati positivi, il legale procederà con l invio di una lettera legale di avvertenza al responsabile, evidenziando una specifica data (di solito 10 giorni) entro la egli potrà concedere l indennizzo al paziente.

Se anche questa seconda operazione non porta a nessun risultato, il legale ricorrerà agli strumenti normativi per ottenere finalmente l indennizzo. Tuttavia, prima di chiedere al cliente di sostenere altri costi per tali mansioni, i legali dello studio elaboreranno uno schema (es. inchiesta società, rendiconto) al fine di esaminare la condizione patrimoniale del responsabile e i suoi beni mobili e immobili registrati.

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Se dalla suddetta inchiesta emergono elementi positivi, si agirà in via giudiziale per ottenere l indennizzo, ossia sarà depositata la domanda per decreto di ingiunzione all ente giudiziario o, se si sia già in possesso di altri atti (come missive di cambio, titoli di credito, decreti, documenti notarili o avuti da funzionari pubblici), il responsabile sarà avvisato con un apposito documento che include l obbligo a rispettare l avviso entro dieci giorni.

Se il responsabile dovesse acconsentire alla domanda per decreto d ingiunzione, dispone di altri 40 giorni, a decorrere dal giorno in cui gli è stato recapitato l avviso di adempimento all obbligo precedentemente assunto. Se, una volta trascorso questo periodo, la corresponsione non ha ancora avuto luogo o non sia stata accettata dal debitore, allora diviene valida la sanzione giudiziaria e il creditore provvede al sequestro delle proprietà del responsabile debitore.

Se invece è stato trasmesso l ordine, dopo dici giorni dalla ricezione di questo da parte del responsabile, che tuttavia non ha provveduto a pagare l importo dovuto, è lecito eseguire il sequestro o la vendita obbligatoria delle sue proprietà. Se le due procedure sopra descritte non risultano efficaci, si prosegue con l iter ordinario, e dunque con l emissione di una pronuncia giudiziaria.